Avete tolto la musica,
Avete tagliato l’erba,
Resta solo chi mastica
La vostra politica di merda.
C’avete tolto il coraggio
E lo spirito per camminare,
Resta solo il miraggio
Di un gatto in mezzo al mare.
Avete bloccato il respiro
Alla gente come noi,
Resta solo la pioggia
Che batte sui vostri eroi.
Ma a tutto quel che resta... Io dico: basta
Avete tolto il brusio
E tutto quel che era suo,
Resta quel che è mio,
Resta quel che è tuo.
Avete tolto i colori
E la voglia di piangere ancora,
Restano solo i fiori
Ma anche loro andranno alla malora.
Avete rimosso l’indignazione
E trasformata in un ghigno,
Resta chi vive tutta la vita
Come fosse un eterno sbadiglio.
Ma a tutto quel che resta... Io dico: basta
Avete spazzato via la terra
Rubando le nostre armoniche,
Vi resta in tasca una guerra
In cambio di bombe atomiche.
Avete strappato gli alberi
E piantato cartelli stradali,
Avete ucciso stranieri:
Gridano nel fango come maiali.
Avete ridotto la dignità
Ad un cumulo di macerie,
Con il culo sui vostri sofà
E gli schiavi nelle miniere.
Ma a tutto quel che resta... Io dico: basta
Avete mangiato mortadella
E brindato alla faccia nostra,
Candidando quella piu bella
E giocando alla solita giostra.
Avete succhiato dai buchi,
Cancellato i ricordi dagli occhi.
Signori, siate i benvenuti
Nel regno dei balocchi.
Avete chiuso, dimenticato
Disintegrato l’informazione.
La vostra censura c’avete insegnato
E noi vi spegniamo la televisione.
E a tutto quel che resta... Diciamo: basta
Avete stuprato città
Vomitando inceneritori,
Resta chi non sa
Di pagare i propri tumori.
Avete scondinzolato
Sculettando e gridando: "vittoria"
Tutti i fogli avete strappato
Cancellando la memoria.
Venite un momento a guardare,
Noi siamo la gente che chiamate: "pazza"
Avete ignorato chi vuole cambiare
E mo vi beccate tutta la piazza!
E a tutto quel che resta... Diciamo: basta!
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